LA RIFORMA DEL PROCESSO DI FAMIGLIA E' LEGGE

LA RIFORMA DEL PROCESSO DI FAMIGLIA E' LEGGE

La legge delega per la riforma del processo civile è stata approvata definitamente dall’Aula della Camera dei deputati nel testo già licenziato dal Senato lo scorso 21 settembre. Dal via libera definitivo di Montecitorio, l’esecutivo avrà 12 mesi di tempo per emanare i decreti legislativi di attuazione della delega.
Grande innovazione in materia di famiglia. Viene introdotto un rito unitario mentre prima c'era un rito per la separazione e il divorzio; un rito diverso per i figli se nati fuori o dentro il matrimonio; un rito ancora diverso per la decadenza dalla genitorialità o per il disconoscimento della paternità. 
In un contesto storicamente diverso come quello attuale dove la legislazione di diritto sostanziale è evoluta nel senso del riconoscimento di diritti soggettivi pieni che devono essere tutelati ai sensi dell’art. 24 della Costituzione, è impensabile che possano ancora esserci due giudici diversi che si occupano delle stesse problematiche. Il tema dell’affidamento nelle cause di separazione e divorzio e il tema della responsabilità genitoriale di competenza del Tribunale per i Minorenni, interferiscono continuamente tra di loro, con pericolo di giudicati contrastanti. Questo è davvero deleterio quando si tratta di diritti soggettivi pieni come quello del minore e del soggetto debole nel contesto della famiglia.
Era dunque necessario ricondurre ad unità i due giudici che tutt’oggi sono chiamati a giudicare su questa particolare e delicata materia. 
La riforma costituisce dunque una svolta nella previsione della istituzione del Tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie, composto da tribunali circondariali e un tribunale distrettuale, frutto della trasformazione dei tribunali per i minorenni e con l’istituzione di un rito unitario per tutti i procedimenti in materia di famiglia.
La nuova disciplina sollecita altresì una velocizzazione dell’iter deputato all’emanazione dei provvedimenti posti a tutela della donna vittima di violenza e del minore, con la previsione di strumenti di raccordo tra giustizia civile e penale.